L'emergere di Paolo Macchiarini negli anni 2000 è stato inizialmente accolto con grande entusiasmo nel campo della scienza medica. Il suo lavoro pionieristico lo ha posizionato come un faro di innovazione, in particolare nel campo dei trapianti di organi, con particolare attenzione ai trapianti di trachea che comportavano la rigenerazione delle cellule staminali dei pazienti sull’organo trapiantato. La natura rivoluzionaria dell’approccio di Macchiarini ha attirato un’attenzione significativa e nel 2008 Claudia Castillo è entrata nella storia come la prima donna a sottoporsi a questo processo di trasformazione.
La storia di Claudia, che fa parte del film 'Dr. Death: Cutthroat Conman,' segnato dal successo del trapianto di trachea, ha fatto notizia, catturando l'attenzione diffusa e contribuendo al crescente ottimismo che circonda le possibilità della medicina rigenerativa, ma questo non è stato l'intero viaggio di Claudia.
Claudia Castillo, una donna colombiana nata nel 1977 e residente a Barcellona, ha dovuto affrontare problemi di salute nel 2005 quando ha contratto un'infezione da tubercolosi, che le ha causato una costrizione delle vie aeree. In cerca di intervento medico, ha visitato la Clinica Ospedaliera di Barcellona, dove ha incontrato Paolo Macchiarini. Macchiarini ha somministrato il trattamento attraverso una resezione con anastomosi primaria end-to-end, una procedura che prevedeva la liberazione delle sue vie aeree superiori rimuovendo una sezione della trachea bloccata e suturando insieme le parti rimanenti.
Tuttavia, poco dopo Claudia ha subito un'altra costrizione al bronco sinistro, spingendo Macchiarini ad affrontare il problema utilizzando un tubo gonfiabile in silicone come parte delle sue cure mediche. Nel marzo 2005, Claudia Castillo ha ricevuto un tubo gonfiabile in silicone come parte del suo trattamento, ma a causa di infezioni ricorrenti e tosse, ha dovuto essere rimosso entro aprile 2005. Nel corso dei tre anni successivi, ci sono accuse secondo cui Macchiarini avrebbe trascurato le esigenze mediche di Claudia e non è riuscito a esplorare opzioni alternative, sebbene non ci siano rapporti ufficiali a sostegno di queste affermazioni.
Nel 2007, Macchiarini, insieme al suo stretto alleato Martin Birchall, ha proposto un nuovo approccio a Claudia. Hanno suggerito un omoinnesto tracheale tubolare, una procedura che prevede il prelievo di una trachea da un donatore deceduto, la privazione delle cellule e quindi il bagno con cellule staminali estratte dal midollo osseo di Claudia prima di impiantarla nel suo corpo. A Claudia Castillo sono state fornite informazioni sulla procedura proposta, che presumibilmente era stata testata su animali come i maiali. Tuttavia, in seguito è emerso che non vi erano prove concrete o documenti ufficiali a supporto dell'affermazione che tali test fossero stati effettivamente condotti da Macchiarini.
Nonostante questa incertezza, Claudia ha dato il suo consenso informato, anche se ora è evidente che non era stata adeguatamente informata. Nel novembre 2007 è stata localizzata in Spagna la trachea di un donatore, successivamente inviata in Italia per essere decellularizzata. La trachea decellularizzata è stata poi inviata all'Università di Bristol, dove Martin Birchall ha eseguito la rigenerazione delle cellule staminali all'insaputa delle autorità presso il laboratorio della School of Veterinary Sciences di Langford. Claudia è stata operata il 12 giugno 2008 presso la Clinica Ospedaliera di Barcellona, Spagna.
Il successo dell’operazione di Claudia è stato pubblicizzato in un articolo su Lancet scritto da Macchiarini, catapultandolo sotto i riflettori internazionali come pioniere nei progressi delle cellule staminali rigenerative. Claudia, a sua volta, divenne l'emblema di ciò che la medicina moderna poteva realizzare. Tuttavia, la narrativa celebrativa rappresentata dai media contrastava nettamente con la realtà di Claudia. Appena tre settimane dopo l’operazione, l’impianto tracheale di Claudia è collassato, rendendo necessario l’uso di uno stent per mantenere aperte le vie aeree.
Claudia ha dovuto affrontare sfide persistenti derivanti dalle infezioni e dai detriti degli stent biodegradabili, che necessitavano di sostituzioni ogni 3-4 mesi. In una routine ingombrante, ha dovuto volare da Barcellona a Firenze per ricevere nuovi stent a Careggi. Nonostante i problemi medici in corso, Macchiarini ha sostenuto sui media che Claudia è sempre stata in buona salute. Claudia, tuttavia, si è presa la responsabilità di avvisare il prossimo potenziale cliente paziente, Paloma Cabeza, sulle sue esperienze, con l’obiettivo di impedirle di sottoporsi ad un trattamento simile.
Nel 2013 le è stata diagnosticata una paralisi della corda vocale sinistra a seguito dell'intervento chirurgico fallito che Macchiarini aveva eseguito nel 2005. Dopo aver sopportato otto anni di difficoltà fisiche, emotive e finanziarie, Claudia, madre di due figli, è tornata a vivere. all'Ospedale Clinico di Barcellona e chiese che le fosse amputato il polmone sinistro. Da allora vive con un polmone solo, ma si è stabilizzata e rimane una delle pochissime persone sopravvissute all'incontro con Paolo Macchiarini.