Recensione: 'The Guilty' insegue un bambino scomparso lungo un percorso familiare

Tommy Potten nei panni di Sam Colman e Tamsin Greig la detective Maggie Brand in The Guilty, una miniserie britannica in tre parti che inizia domenica su PBS.

Una strada di periferia deserta vista dall'alto, un irrigatore che spazza lentamente, la schiena di un ragazzino, il malinconico ticchettio di un pianoforte nella colonna sonora. I momenti di apertura di Il colpevole, una miniserie britannica in tre parti che inizia domenica sera su PBS, non ci dice nulla, eppure sappiamo subito che un bambino è scomparso.

Lo sappiamo perché abbiamo visto Five Days, The Killing, The Missing e tutte le altre serie dov'è lui o lei, in particolare Broadchurch, il cui esempio è presente in ogni fotogramma di The Guilty. (Entrambi sono stati mostrati per la prima volta sulla rete britannica ITV.)

Tutti gli elementi del genere sono qui: i genitori che hanno mentito sui fatti chiave, la polizia che si è concentrata sul sospetto sbagliato, il fratello maggiore sospettosamente introverso, il fidanzato losco, la confessione falsa, il viaggio in un altro paese per rintracciare un testimone.

Quella familiarità è un problema, ma i problemi più grandi sono il cupo gusto della regia di Edward Bazalgette e la natura sottile e irrilevante del mistero, che zoppica a una conclusione particolarmente insoddisfacente.

La storia di un ragazzo scomparso di nome Callum è vista nei flashback al momento della sua scomparsa e nel presente, cinque anni dopo, quando il caso viene riaperto. Tamsin Greig of Episodes va bene come il detective senza fronzoli che si occupa del caso, mentre Darren Boyd, così divertente nella sitcom Spy, è un blando protagonista drammatico nei panni del padre del ragazzo.

Una sottotrama che coinvolge il figlio del detective stabilisce un parallelo tra il suo senso di colpa come madre lavoratrice e la versione più profonda sentita dalla madre di Callum, ma è superficiale. Questo vale anche per le scene della stazione di polizia, che presentano la collezione di poliziotti più squallida e meno interessante che si possa immaginare. Il Guilty potrebbe avere Broadchurch nel suo DNA, ma la somiglianza è puramente estetica.

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